La riprogrammazione sensoriale e corticale di una corretta esecuzione del gesto motorio, parte dall'apprendimento da parte del paziente di sequenze motorie inizialmente semplici ed indolori e poi via via più complesse. Il fine ultimo risulta essere una modifica permanente dei processi corticali che sottendono alla programmazione ed all'esecuzione di un singolo movimento, nonché di potenziare quelli deputati all'inibizione di uno stimolo nocicettivo.
L'esercizio terapeutico posturale pertanto non si pone come ultimo fine la modifica di una postura in sé per sé, bensì di andare ad incidere su cattive posture antalgiche che il paziente mette in atto e che potrebbero o possono far insorgere in lui il sintomo per cui si reca da un professionista della riabilitazione.